Ciao a tutti!
Oggi vi parleremo del basilico. Questa pianta aromatica tanto profumata è apprezzata da sempre: originaria dell’India, i Greci lo riservavano ai sovrani (non per niente il termine basilikòn significa reale!) e oggi è utilizzata tantissimo non solo nella nostra cucina e in quella mediterranea in generale, ma anche in quella thailandese, vietnamita e laotiana. Coltivarlo è semplicissimo, se amate cucinare ecco come averlo sempre a portata di mano: COSA OCCORRE: - Semi di basilico, si comprano in bustina (ci sono diverse qualità, in Italia si utilizza molto quello classico dalle foglie lisce o quello crespo). - Terriccio ricco di humus - Vaso di medie dimensioni - Ghiaia COSA FARE: Innanzitutto versate uno strato di ghiaia nel vostro vaso, questa sarà utile per il drenaggio dell’acqua. Riempite poi il vaso di terriccio già umido e disponete i vostri semi sulla superficie, ricoprendoli con un altro strato di terra (circa 2-3 cm). Posizionate il vostro vaso in un luogo soleggiato. Dopo solo un mese potrete già raccogliere le vostre profumatissime foglie di basilico! ACCORGIMENTI: il periodo ideale per piantare i vostri semi di basilico è quello primaverile, tra marzo e aprile. Annaffiate con regolarità (senza esagerare) durante le ore mattutine o serali. Vi consigliamo di non utilizzare concimi. Durante la crescita della pianta sarebbe preferibile potare gli apici vegetativi e i fiori per consentire al vostro basilico di crescere più rigoglioso. Cosa aspettate a piantare il vostro basilico? Fateci vedere come fate! Postate una foto sul vostro profilo Facebook con l’hashtag #IoLoFaccioCosì e taggate la nostra pagina, oppure su Instagram, seguendo Urbangarden_blog! Non perdete l’appuntamento di domani con il nostro Giuseppe, che ricetta ci proporrà con il basilico? Elsa
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Buongiorno a tutti!
Questo lunedì, vogliamo parlarvi di una pianta aromatica, utilissima in cucina ma anche dalle molteplici proprietà benefiche. Parliamo della Salvia! Il suo profumo inconfondibile non può mancare sul vostro balcone! La sua coltivazione in vaso inoltre è veramente molto semplice. Stando attenti ad alcuni dettagli potremmo avere in casa un’utile e profumatissima pianta. Ma andiamo a vedere come coltivarla nel dettaglio. COSA OCCORRE: -Vaso in terracotta. In base alla disponibilità che abbiamo, sarebbe opportuno utilizzare dei vasi rettangolari, alti circa 30-40 cm -Terra da semina morbida -Sabbia e ghiaia -Semi o piantina di salvia COSA FARE: La Salvia è una pianta che ama molto il sole e le temperature miti. Per questo sarebbe opportuno piantarla nel periodo primaverile. Importante è la preparazione della terra nel vaso, in quanto il terreno non deve assolutamente fare ristagni! Questo rovinerebbe molto presto la vostra pianta! Per questo, posizionate uno strato di ghiaia sul fondo, della sabbia sopra di questo e del terreno morbido per riempire il vaso. Questa procedura permetterà al terreno il drenaggio evitando i ristagni. In un vaso rettangolare, facciamo fori nel terreno profondi circa 2 cm, alla distanza di 10 cm ognuno. A questo punto inseriamo i nostri semi all’interno dei fori. ACCORGIMENTI: La salvia è una pianta che non necessita di molta acqua. È utile annaffiarla poco e spesso evitando, come detto in precedenza, i ristagni. L’esposizione al sole è importante per la pianta. Per questo scegliete una parte della vostra casa piuttosto soleggiata. In inverno, è molto importante, tenere la pianta dentro casa, perché soffre molto le temperature gelide (soprattutto come questo inverno)! Dopo circa un paio di mesi i frutti del nostro lavoro dovrebbero cominciarsi a vedere. Una volta cresciuta utilizzatela come condimento brillante per i vostri piatti o come rimedio naturale per il vostro benessere! Arianna domani, nella sua rubrica Benessere, ci svelerà alcuni segreti di questa pianta e come utilizzarla per il vostro corpo! Mi raccomando, non perdetevela! Continuate a seguirci su Facebook alla pagina “Urban Garden” e su Twitter “@urbangardenblog” per ulteriori curiosità. Mettiti alla prova e facci vedere come coltivi la Salvia! Posta la tua foto su facebook con l’hashtag #IoLoFaccioCosi o su twitter #SonoCosaColtivo. A mercoledì, con un’altra pianta, tutta da coltivare! Francesco Ciao a tutti! Oggi vi parleremo delle fragole e di come coltivarle in un vaso. Ottima fonte di vitamina C, potassio e magnesio, l’essenza delle fragole è utilizzata per cure di bellezza antirughe e per tonificare la pelle. Della fragola non andrebbe buttato proprio nulla: l’infuso delle foglie infatti può esse impiegato come astringente contro la diarrea, mentre l’infuso di radici sarebbe diuretico. Se amate questo frutto vivace e saporito potete coltivarlo tranquillamente in un vaso, risparmiando tempo e denaro. Il periodo migliore per piantarlo è in primavera ed è semplicissimo! COSA OCCORRE: - vaso di grandi dimensioni (a seconda di quante piantine volete coltivare) - piantine di fragola (che potrete acquistare tranquillamente in un vivaio o al mercato della frutta) - terra fertile ricca di humus COSA FARE: Riempite il vaso di terra fertile ricca di sostanze organiche e inserite le vostre piantine nel terreno distanti l’una dall’altra almeno 20 cm. Non servirà aggiungere del concime. Esponete il vostro vaso al sole e annaffiate con regolarità, soprattutto nei periodi più caldi (ma ricordatevi sempre di farlo la mattina presto, o al massimo la sera. Mai nei momenti più caldi della giornata!). ACCORGIMENTI: La coltivazione in vaso è consigliabile per le fragole: questo riduce sensibilmente il rischio che le formiche o qualche insetto attacchino le vostre piantine. La fragola è una pianta bassa con steli (stoloni) che corrono sul terreno e vi si radicano, dando vita a nuove piante: per questo quando gli steli saranno cresciuti dovrete ricoprirli con altra terra e cercare di tenerli aderenti al suolo, per fare in modo che mettano le radici e diano vita ad altre piantine. Se amate questo frutto non perdete l’appuntamento di domani con Giuseppe, ci svelerà qualche piccola ricetta originale per mangiare le fragole! Elsa Buon inizio settimana amici di Urban Garden! Benvenuti al consueto appuntamento del lunedi. Oggi, parleremo di una pianta molto particolare, molto semplice da coltivare e davvero molto utile. Stiamo parlando dell’Aloe! La stagione preferita sarebbe la fine della primavera ma può essere piantata praticamente in tutti i mesi dell’anno!
L’utilizzo di questa pianta è molto antico. Le sue proprietà infatti erano apprezzate addirittura dagli Egizi che le utilizzavano per imbalsamare i defunti, per questo infatti viene chiamata anche “pianta dell’immortalità”. (fonte:http://bit.ly/2jfYefd ) . Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa e come procedere per la coltivazione in vaso, sul proprio balcone di casa: COSA OCCORRE:
COSA FARE: Riempite il vaso mischiando per bene terreno agricolo e sabbia. Piantiamo la nostra parte di Aloe all’interno del vaso. Dobbiamo avere però piccole attenzioni per far crescere bene questa pianta:
A mercoledi, con un’altra pianta tutta da coltivare! Francesco Ciao a tutti!
Oggi parleremo di come piantare e coltivare il timo, una pianta aromatica molto utilizzata in cucina. Questo alberello a cespuglio è consumato anche come erba aromatica e per le sue proprietà officinali sin dall’antichità. Nel Medioevo si riteneva che quest’erba avesse il potere di rendere coraggiosi! Vediamo come coltivarla in un vaso. COSA OCCORRE: - Talee (da preferire al seme), si comprano semplicemente da un vivaio; - Un vaso capiente, circa 25-30 centimetri di diametro e possibilmente in terracotta; - Ghiaia; - Terra fertile ricca di sostanze nutritive vegetali e minerali; - Concime organico COSA FARE: Una volta comprata la talea del timo travasatela in un vaso in terracotta. In questo vaso formate prima una base di ghiaia per il drenaggio dell’acqua in eccesso, aggiungete un po’ di concime organico alla terra (non eccedere mai con il concime) e versate il tutto nel vaso fino a riempirlo. Inserite la vostra talea. ACCORGIMENTI: Il periodo ideale per piantare il timo è in primavera o in autunno. Il nostro cespuglio aromatico predilige il clima caldo e soleggiato, perciò esponetelo in un punto dove arrivano facilmente i raggi del sole. Come sempre non esagerate con l’acqua, altrimenti si formano dei ristagni: ovviamente durante la primavera e l’autunno dovrete annaffiare la pianta in maniera sporadica, in estate invece con più assiduità (ma ricordatevi di annaffiate solo la mattina presto o la sera, altrimenti la pianta si brucerà!). Non perdete l’appuntamento di domani con Arianna, ci parlerà di una tisana al timo particolarmente utile per chi, soprattutto in questo periodo, deve stare a letto con l’influenza! Elsa Ciao a tutti! Oggi vi diremo come coltivare il peperoncino in un vaso. Forse non lo sapete, ma il peperoncino contiene più vitamina C delle arance, essendo però consumato in quantità minime e in genere cotto, la cottura danneggia la vitamina C. Esistono una decina di specie di peperoncino, differenti tra loro per forma, dimensione, colore e sapore, noi andremo a parlare del classico peperoncino rosso e piccante. COSA OCCORRE: - Semi di peperoncino essiccati; - vaso di medie dimensioni; - terra fertile ricca di humus; -concime biologico (servirà dopo circa 10 gg dalla semina) COSA FARE: riempire metà vaso di terra fertile, spargere i semi (non esagerate con i semi, da ogni seme crescerà una piantina, e da ogni piantina nasceranno tanti peperoncini), coprite i semi con un altro strato di terra. Dopo circa dieci giorni saranno germogliate le prime piantine, travasate in altri vasi quelle in eccesso. Durante il travaso concimate la terra con del concime biologico. A giugno potrete già avere i primi peperoncini, aspettate che diventino rossi per coglierli. ACCORGIMENTI: vi consigliamo di seminare i vostri semi in primavera, a fine marzo. Esponete il vaso in un luogo caldo dove batte il sole, così la pianta potrà crescere facilmente. Non perdetevi l'appuntamento di domani con Arianna, che ci darà qualche consiglio su come utilizzare il peperoncino per il proprio benessere! Elsa Buongiorno! Finite le feste è tempo di rimettersi in forma, facendo si sana attività fisica ma soprattutto regolando l’alimentazione. Di carne e di pesce in queste ultime settimane ne abbiamo abusato, è tempo di lasciare spazio alle verdure! Gustose, saporite ma soprattutto salutari. E cosa c’è di meglio di un buonissimo piatto di broccoli?! Facile immaginare già i nostri broccoli fumanti sulla tavola ma noi di Urban Garden vogliamo mettervi il dubbio: come si coltivano i broccoli? E soprattutto, è possibile coltivarli sul balcone di casa!? Certo che si! Precisiamo che i broccoli sono di tante varietà possiamo citare il broccolo romanesco che è più chiaro rispetto al broccolo comune, il broccolo ramoso e il broccolo di Creazzo varietà quest'ultima conosciuta molto nelle città del Veneto poichè è proprio qui che viene maggiormente coltivato. Il tempo migliore per piantarli è la primavera, periodo in cui il clima è più mite. E’ una pianta che può soffrire molto l’inverno e le temperature fredde ma anche quelle torride dell’estate. Per cui scegliamo Marzo o Aprile e non sbagliamo. Ma andiamo a vedere nello specifico cosa ci serve e come coltivare i nostri broccoli in vaso sul balcone di casa. INGREDIENTI -E’ consigliabile un vaso circolare, con un diametro di almeno 40cm, viste le proporzioni che la pianta avrà una volta raggiunta la sua massima espansione e terminata la sua crescita. Importante è anche l’altezza del vaso, visto che la pianta necessità di molta terra (non come gli alberi da frutta, ma comunque una quantità considerevole!). -Terra da semina. Molto importante sono le proprietà della terra. Utilizzare quindi una buona quantità di Pollina e mescolare per bene il terreno. -Piantina di broccolo. Nei consorzi è possibile acquistare circa 15 piantine al costo di un euro. PROCEDIMENTO Piantare la piantina di broccolo a circa 10cm di profondità. Inizialmente questa avrà bisogno di molta acqua. L’ideale sarebbe annaffiarle abbondantemente ogni due giorni, in modo tale da non “stressare” troppo la pianta che prenderà dal terreno l’acqua di cui necessità. Se non vogliamo utilizzare una piantina già pronta, possiamo però seminare in vasetti più piccoli la piantina e scegliere successivamente quella che ha germogliato meglio e che ci sembra più solida, per poi trapiantarla nel nostro vaso. Tenendo conto che la pianta del broccolo cresce molto in larghezza, utilizzando un vado circolare con un diametro di 40/50cm , potremmo piantare al massimo due piantine. L’ideale sarebbe separarle in vasi diversi, ma per questioni di spazio possiamo adattare la pianta ad un solo vaso. Infatti considerando che non si tratta di un vero e proprio orto, nel vaso la pianta manterrà proporzioni limitate. E’ consigliabile scegliere una zona esposta al sole soprattutto nelle zone più calde per posizionare il nostro vaso, prestando attenzione ai giorni di pioggia. Infatti, se il terreno prende troppa acqua potrebbe annacquarsi e rovinare tutto ciò che di buono era stato fatto! Può essere utile utilizzare un rincalzo per non far spezzare la pianta durante la sua crescita. La nostra piantina impiegherà circa 2-3 mesi per crescere, quando noteremo sotto le foglie larghe nascere questo bellissimo “fiore” che anche esteticamente fà la sua parte. Dei broccoli si raccolgono le infiorescenze, da asportare quando sono formate e sode, prima che si schiudano i fiori. In questo caso può essere utile toccarle per sentirne la consistenza. Raccogliendo l’infiorescenza si lascia la pianta che può germogliare in seguito! Il primo grumolo è il pomo centrale del broccolo, in seguito sulla parte esterna della pianta la pianta germoglia infiorescenze minori ovvero i classici broccoletti, buonissimi per condire primi piatti ma anche secondi! Possono essere consumate comunque anche le foglie, magari quando la pianta non è più in grado di dare i suoi frutti. Una volta raccolti i nostri broccoli fatti in casa potrete utilizzarli nelle vostre ricette più fantasiose! E chi meglio del nostro Giuseppe potrà consigliarvi come utilizzarla? Seguitelo domani nella rubrica “Cucina”! Cosa aspettate a piantare la vostra pianta di broccoli sul balcone? Fateci vedere come fate! Postate le vostre foto sul vostro profilo Facebook con l’hashtag #IoLoFaccioCosì e taggate la nostra pagina Facebook, oppure su Instagram Seguite Urbangarden_blog! A mercoledì, con un altro ortaggio tutto da coltivare sul vostro balcone di casa! Francesco Ciao a tutti! Oggi vi diremo come coltivare la Feijoa Sellowiana in un vaso. Probabilmente è la prima volta che sentite il nome di questo frutto esotico, poco diffuso in Italia. Si tratta di un arbusto originario del Sudafrica, che vi regalerà magnifici fiori rossi e un frutto dal sapore molto dolce e piacevole. La feijoa è una buona fonte di acido folico e contiene vitamina C e potassio. Il periodo ideale per piantarela è in primavera. Vediamo come precedere per coltivarla. COSA OCCORRE: - Piantina di feijoa già innestata; - Vaso di ampie dimensioni (circa 40 cm di diametro), preferibilmente in terracotta; - Terra fertile ricca di sostanze nutritive vegetali e minerali; - Concime universale. PROCEDIMENTO: Riempite il vaso di terra fertile molto ricca di humus, travasate la piantina di feijoa (potete trovarla tranquillamente in un vivaio) e innaffiate con un concime universale diluito con acqua. Disponete il vaso in un luogo soleggiato: il nostro arbusto ama il Sole, anche se dovrete stare attenti durante i periodi più caldi, avendo l’accortezza di spostare il vaso in una zona di mezz’ombra. ACCORGIMENTI: annaffiate regolarmente la pianta, soprattutto in primavera, il periodo della fioritura. Da marzo a ottobre fertilizzatela una volta al mese con del concime universale diluito in acqua. Questo arbusto è sempreverde, potrete godere della sua chioma tutto l’anno. In primavera sbocceranno i primi fiori, di un rosso brillante. I frutti invece maturano tra ottobre e novembre. E se voi avete già questo splendido cespuglio sul vostro balcone o nel vostro giardino scriveteci! Postate una foto sul vostro profilo Facebook taggando la nostra pagina Urban Garden e inserendo l’hashtag #IoLoFaccioCosì, oppure scriveteci all’indirizzo email [email protected]. Elsa Ciao a tutti! Oggi parleremo di come coltivare il cranberry sul balcone, un cespuglio sempreverde che regala grosse bacche rosse ricche di potassio e vitamina C. Potrete piantarlo sia in primavera sia in autunno. Vediamo le istruzioni per coltivarlo sul proprio balcone. COSA OCCORRE: - una piantina di cranberry di tre anni - vaso di ampie dimensioni, preferibilmente rettangolare (il cranberry tende ad estendersi orizzontalmente) - terra fertile ricca di humus, ma non eccessivamente grassa - solfato ammonico per concimare COSA FARE: Prima di piantare il vostro cranberry immergete le sue radici in una bacinella piena di acqua tiepida. Riempite nel frattempo il vaso di terra fertile e aggiungete una manciata di concime, ricoprite poi con altra terra. Inserite le radici del cranberry nel terreno fino a ricoprirle e innaffiate. ACCORGIMENTI: Questo arbusto è abbastanza resistente al freddo e al gelo, non sopporta invece il forte caldo. Vi consigliamo quindi di tenerla in un luogo parzialmente soleggiato. Assicuratevi di mantenere il terreno costantemente umido e di cogliere le erbacce il prima possibile. È consigliabile fertilizzare la pianta non solo appena travasata, ma anche quando iniziano a nascere i boccioli dei fiori e a formarsi le prime bacche. Dopo un anno potrete già gustare i vostri primi mirtilli rossi! Di solito è all’inizio dell’autunno che la pianta dà i suoi frutti, da raccogliere rigorosamente prima dell’arrivo del freddo. E se voi avete già questo adorabile cespuglio sul vostro balcone o nel vostro giardino scriveteci! Postate una foto sul vostro profilo Facebook taggando la nostra pagina Urban Garden e inserendo l’hashtag #IoLoFaccioCosì, oppure scriveteci all’indirizzo email [email protected]. Elsa
Ciao ragazzi! Benvenuti al primo appuntamento con Urban Garden! Oggi parleremo di come coltivare sul proprio balcone di casa i Peperoni. Precisiamo innanzitutto che questo ortaggio viene piantato intorno al mese di Marzo e dà i suoi frutti in estate. Ma entriamo nello specifico del metodo di coltivazione, per una pianta di peperoni: COSA OCCORRE: -Un vaso discretamente largo e profondo (indicativamente una misura minima di 30 cm di diametro e 20/25 cm di profondità), in quanto la pianta crescerà e si svilupperà sia in altezza ma soprattutto in larghezza. -Terra da semina (molto semplice da trovare, ad esempio nei consorzi ma anche nei supermercati ad un prezzo discreto) -Pollina, ovvero un concime organico a base di escrementi di gallina, in una posizione intermedia tra i fertilizzanti organici e i concimi chimici. Questo concime nei consorzi e nei supermercati mediamente costa 8 euro per 25 kg, ma è abbastanza facile trovarlo anche sfuso. -Pianta di Peperoni, acquistabile ad un prezzo di 1 euro per 6 piantine. È consigliato l’utilizzo della piantina piuttosto che della sementa per una questione economica ma anche per facilitare il lavoro, in quanto acquistare semi e terra da concime avrebbe un costo maggiore rispetto al prezzo abbastanza esiguo a cui si riescono a trovare nei consorzi le piantine di peperoni già pronte. COSA FARE: -Riempire quasi del tutto il vaso di terra. -Fare un solco nella terra e versare un pugno di Pollina al suo interno. -Coprire con altra terra il solco riempito dalla Pollina. (Questo procedimento viene fatto per evitare il contatto tra la pianta e il concime). -Piantare la piantina di Peperoni. ACCORGIMENTI: Il principio fondamentale è non riempire di acqua la terra, in quanto il Peperone è una pianta molto delicata. Annaffiarla quindi con giusta quantità, lasciarla sempre umida ma mai completamente bagnata. Nel primo periodo di crescita della pianta, per aiutarla a crescere si può decidere di utilizzare il Nitrato d’ammonio, in bassissime quantità, senza mai farlo andare a contatto con la pianta. Quando la pianta raggiunge una misura piuttosto importante e comincia a dare i primi frutti, i rami della pianta devono essere legati man mano ad un bastone inserito nel vaso, per evitare che il peso dei nostri Peperoni li spezzi e vanifichi tutto il lavoro fatto precedentemente. Fatto tutto ciò e prestando attenzione a preservarla da rovinose piogge o grandini potrete cogliere i vostri peperoni fatti in casa entro 4/5 mesi, gustandoli in numerose e invitanti ricette! A tal proposito, se siete interessati a come cucinare in modo semplice e gustoso i vostri peperoni non perdete l’appuntamento di domani con la nostra rubrica “Cucina”, in cui il nostro Giuseppe ci svelerà come utilizzare in cucina questo ortaggio tanto amato nel migliore dei modi! Ma voi avete già una pianta di peperoni sul vostro balcone di casa? Sì!? Postatela sulla nostra pagina Fb con l’hashtag #IoLoFaccioCosì! A mercoledì, con un altro ortaggio tutto da coltivare sul vostro balcone di casa! Francesco |